Hai mai scritto una canzone?
Dove si parla di come uscire dalla zona di comfort scrivendo cose che non hai scritto mai, di canzoni per i romanzi e per i commercial, di influencer usati bene, di brand positioning e buoni propositi
A volte mi dimentico di tutte le cose che ho fatto.
Tipo di quella volta in cui ho provato a scrivere un intero album di canzoni. Intendiamoci, se non mi avete visto nelle classifiche dei brani più ascoltati su Spotify un motivo deve esserci, ma è stato molto divertente.
Sai della mia passione per le “forme” di comunicazione, credo fortemente che il messaggio giusto possa arrivare con un video, con un post Instagram, una cartolina, un racconto, una lettera, un film o una canzone.
Siamo stati abituati a considerare la fiction e la narrativa qualcosa di molto diverso dal marketing e dalla comunicazione, eppure sappiamo benissimo che non è così.
Best Ads are not Ads, dice un mio amico.
Forse è per questo che nella mia vita ho provato a scrivere storie che non avevano nulla a che fare con l’obiettivo di vendere un prodotto o comunicare un’azienda. Ho scritto racconti, ho scritto romanzi, ho scritto canzoni appunto. L’altra sera sono andato a cercarle in rete, perché è passato qualche anno. Non so se ti capita mai, ma io mi vergogno molto quando rileggo (o in questo caso riascolto) cose scritte qualche anno prima.
Domani no è stato un esperimento interessante perché è nato tutto da una canzone che ho scritto più di vent’anni fa. Era il 2001 per la precisione, per cui vi prego di perdonare quel ventenne acerbo a cui, però, voglio molto bene.
Strimpello la chitarra, me la cavo a suonare, e così tirai fuori una decina di canzoni che forse solo la mia amica Valeria conserva in qualche cassetto segreto di casa sua. Qualche anno dopo pensai che, siccome io il cantante non lo avrei fatto mai, potevo inventare la storia di un ragazzo che nell’estate del 2001 (quella delle boy band e di “Soffro lo stress”) ottiene un insperato successo con un tormentone dal titolo Ossessione Onirica:
Ossessione onirica ribelle che ritorni nelle notti insonni, immagine sbiadita di un amore folle, foto accatastata in un cassetto di quisquiglie. (Ernesto C’è - Domani no)
A realizzare quella canzone mi aiutarono i Martin Kleid, il testo è mio, e intorno a quel sound ci scrissi un romanzo che si chiama, appunto, Domani no. Non ti metto il link perché me ne vergogno un po’, ma visto che avevo altre canzoni decisi di incidere insieme a Fabrizio D’Elia, che già aveva musicato il brano che dà il titolo al romanzo, anche “Un vero campione”, la traccia dedicata alla mia città, Bari.
Bari è troppo pigra per farsi una canzone, ha un migliaio di talenti ma non ha un vero campione. (Ernesto C’è - Domani no)
Quel testo mi serviva a descrivere tutta la pigrizia e l’inettitudine del protagonista del mio romanzo, Ernesto Celi. Un bellissimo talento, ma non un vero campione.
Un po’ come me.
Però non ho smesso di scrivere canzoni, perché mi piace molto esercitarmi con la scomodità, uscire dai binari di ciò che so fare e di ciò che mi compete. Lì dove non ci arrivo io, ci arrivano le relazioni e le amicizie. Qualche anno dopo ho chiamato di nuovo Fabrizio D’Elia, che nel frattempo vive in Francia e ha creato un podcast molto bello che si chiama 100 storie di paura, e gli ho detto:
“Fabri, ho scritto un’altra storia. Il romanzo si chiama 24 dicembre, stavolta vorrei che la canzone la scrivessi tu”.
E Fabrizio mi ha donato questo pezzo, 24/12:
Ma poi, il 24 dicembre non si sa bene perché a Bari sembra agosto con il sole che c’è, a Bari sembra agosto con il sole che c’è. (Fabrizio D’Elia ft Ernesto C’è)
A cosa mi è servito tutto questo?
Ad esercitarmi con forme diverse di storytelling. Ad assecondare quella parte di me che vuole migliorare e migliorarsi, a poter dire anche: “Ma guarda che schifezze di cose scrivevo anni fa”.
Eppure non l’ho pensato. Ho pensato invece di essere stato coraggioso e bravo, rigorosamente in quest’ordine. E che oggi dovrei recuperare un po’ di quel coraggio spazzato via dall’assurdo timore di “non avere le competenze”.
“È così triste essere bravi: si rischia di diventare abili” (Jep Gambardella, la Grande Bellezza)
Quando è stata l’ultima volta che hai provato a fare qualcosa di nuovo e diverso? E soprattutto, hai mai provato a scrivere una canzone?
Un workshop sui buoni propositi
Mercoledì scorso ho incontrato 15 persone di questa community che hanno condiviso assieme agli altri i loro intenti per il 2024. Ne è venuto fuori un dibattito interessantissimo (allego prove della nostra board) e una dichiarazione di intenti in 5 mosse:
Scrivi almeno 5 propositi per il 2024
Scegli con chi condividerli
Adesso prendine uno e scrivilo in maniera dettagliata: perché vuoi fare quella cosa, perché non sei riuscito/a a farla finora, cosa sei disposto a fare. Usa parole precise, scelte. Non “fare più sport” ma “iscrivermi a quel corso di pilates sotto casa che ho rimandato per troppo tempo”. Non “fare più viaggi”, ma “Ritagliarmi almeno tre momenti in un anno per fare smart working da un’altra città dell’Europa”. La precisione aiuta a focalizzare l’obiettivo.
Scegli una foto che accompagna l’obiettivo, come se dovessi scrivere un post
Pubblica. Su Instagram, su Linkedin, su Facebook. Scrivi una newsletter, regista un audio. Pubblica sul diario personale, ma pubblica. Fare una promessa aiuta a mantenerla.
Te la senti?
A proposito di canzoni, un commercial che mi è piaciuto tantissimo
È quello di Iliad, Natale è per sempre.
C’è tutto quello che comunico da sempre. Iniziamo dal concept, Natale è per sempre. “Le promozioni nascoste nelle strofe delle canzoni”, ci sono le nostra abitudini da prendere in giro, come quella di mandare gli auguri a tutta la rubrica, c’è tanta attualità sia nel testo della canzone che nella scelta dei testimonial. Si va da personaggi multi-generazionali come Gerry Scotti (che sta spopolando su Tik Tik ed è l'uomo più parodiato con l'intelligenza artificiale degli ultimi mesi) a Rocco Hunt, fino a Clara Soccini di Mare Fuori (che ha spopolato con Origami all’Alba di Matteo Paolillo), l’immancabile Frank Gramuglia e addirittura - questo è il colpo di genio - una comparsa dello steward del concerto LoveMi di Fedez.
Ma non farmi il regalo che sennò ogni volta devo farlo anch’io (Frank Gramuglia)
Cosa ci insegna questo video?
Che il “content” oggi è posizionamento e intrattenimento. Che è molto di più di un video istituzionale. È ibridazione: Natale per sempre è una canzone, è un video Youtube, uno short su TikTok. Ci insegna che l’influencer marketing fatto bene, oggi, è multigenerazionale (che fine ha fatto quindi il target?) oltre che multipiattaforma e che non è vero che su certe piattaforme ci sono solo i giovani.
Un po’ di credits, meritati:
"Natale è per sempre" prodotta per Bkm Production
Agenzie KIWI e FLU Digital Agency di Uniting Group
Direttore Creativo Esecutivo Andrea Stanich
Direttore Creativo Leonardo Bonaccorso
Senior Copywriter Giovanni Piroli
Copywriter Roberto Trombetta
Senior Art director Matteo Piana
Art Director Giulio Sardelli
Content writer Gianpaolo Rizziato
Producer Guglielmo Fava
Casa di produzione Borotalco.tv
Regia FABRIZIO CONTE
Dop Lorenzo Invernici
Montaggio Micol Malaguti
E quindi saper scrivere canzoni è una skill utile anche per il content marketing e per lo storytelling, specialmente se sai come inserirci un brand.
La mia famiglia e altri animali
La famiglia è il luogo dell’amore e della cura, ma anche del tradimento e della colpa, è da sempre protagonista delle storie. In fondo, si potrebbe dire che non esistono storie che non siano familiari, perché chiunque stia al mondo è anche il risultato della famiglia in cui è nato e in cui è (o non è) cresciuto.
Adesso che sai perché tra i buoni propositi del 2024 devi inserire un bel corso di scrittura, ricordati di utilizzare il codice lucy30 per lo sconto del 30%
Qui trovi la partnership tra Lucy e La Content (ricordati di inserire il coupon)
La mia famiglia e altri animali sarà in streaming da gennaio a marzo, il mercoledì sera dalle 18.00 alle 20.00
Tutte le lezioni verranno registrate.
Ti sei iscritta/o su Threads?
Io sì, lo sto provando in questi giorni. La mia prima impressione, solito entusiasmo a parte che poi tanto "novità” non sono, è che Meta ha copiato Twitter per soppiantare Facebook. Dal momento che i follower che ci portiamo su questo social sono automaticamente gli stessi di Instagram, e che si torna alla conversazione - al testo, al link, allo short post - non è che il social che rischia davvero di scomparire (e magari due conti se li sono fatti) è Facebook?
Io sono Cristiano Carriero, founder de La Content, speaker e all’occorrenza autore di canzoni, e questa è L’ho fatto a Posta. A Natale mi prendo una pausa, quindi approfitto per farti tanti auguri, che tu possa passare queste festività come desideri. Torno a gennaio, raddoppiando, perché tra i miei buoni propositi c’è quello di far diventare L’ho fatto a Posta L’ho fatto a Podcast ed ho quasi messo a punto l’idea. Contro la noia della TV (cit.), parleremo di pubblicità e storytelling. Lo farò con il partner che non ti aspetti, ma di questo ne parlerò prossimamente.
Ti abbraccio forte.
Cristiano ho scritto storie, poesie, racconti, approfondimenti...
Ma non ho mai scritto canzoni (anche se avrei sempre voluto, e vorrei ancora), perchè non saprei come iniziare. Come se facessero parte di un universo a parte in cui obbligatoriamente devono nascere e fondersi con una melodia che ancora però deve essere prodotta.
Ecco, vorrei iniziare, tu consa mi consiglieresti di fare o leggere?