Un anno di gratitudine, in un mese
Dove racconto 30 motivi molto banali eppure meravigliosi per essere grati
Questa puntata è veloce, scorre via rapida, ma funziona soltanto se mi trovi almeno 5 momenti in cui ti sei sentita grata/o nell’ultimo mese. È ispirata alla newsletter Gratitude Polaroid di Federico Favot, grazie al quale ho iniziato a scrivere il mio diario della gratitudine e con il quale abbiamo tante idee di progetti bellissimi da realizzare nel 2024. E siccome l’anno sta per scorrere via e i miei buoni propositi li ho già lanciati qualche settimana fa, questo è il momento per essere grati.
Ho aperto il mio diario e ho preso le 30 cose più belle - o forse semplicemente quelle che voglio immortalare - che mi sono successe negli ultimi 30 giorni. Hai idea di quante cose meravigliose possono succedere in 30 giorni? Io adesso sì, e voglio che ne succedano almeno 300 in un anno. A partire da domani.
Eccole:
Prendere in braccio Alessandro, il terzo figlio di Giovanni e pensare che anche se non ho ancora figli, ho tantissimi nipoti;
Aver trovato, rovistando tra i cassetti di casa di mia madre, una vecchia grattugia rossa che usavamo da piccoli. E scoprire che il cacio ricotta è ancora più buono, se lo grattugi da lì;
L’applauso, al cinema, alla fine di C’è ancora domani;
Cantare “Mai più sola” dei Neri per caso con Alessandro, di ritorno da Firenze e scoprire che me la ricordo a memoria;
Le stories di chi legge il mio libro, 24 dicembre;
Il coraggio che ho avuto a partire per Fuerteventura con persone che non conoscevo;
Michela che mi scrive “grazie per esserci stato”;
Il riso sul fondo della paella quando è bruciacchiato. E scoprire che c’è una parola per definirlo: socarrat;
Fare il bagno il primo dicembre;
Nicolò che mi dice, prima di un brindisi “Guardami negli occhi e promettimi che lo rifacciamo”;
Aver assunto Giulia, Tommaso e Chiara a La Content con un contratto a tempo indeterminato;
Mangiare una pizza di lunedì sera;
Serena che mi dice che ha bisogno di un mio abbraccio;
Commuoversi mentre Francesco De Gregori canta “La storia siamo noi” durante il concerto a Rimini;
Fare l’amore con Eleonora dopo una settimana che non la vedo;
Aver fatto un discorso nella quale ho ringraziato chi ha lavorato per La Content, anche se non è più con noi: Elisa, Lucrezia, Valentina;
La scala traballante per mettere un fiore sulla tomba di mio padre;
Aver visto per la prima volta - in mega ritardo, lo so - Parenti serpenti e aver amato la scena di Alessandro Haber che balla;
Aver ritrovato una vecchia foto di mia madre che balla con un corteggiatore ad una festa in crociera;
Gli amici come Gianluca che ti telefonano senza uno scopo;
Un regalo inaspettato da parte di Giorgia;
Far cadere lentamente la crema alla nocciola sulla crepes a Natale;
Giovanni che legge 24 dicembre a Martina per farla addormentare;
Lorenza che mi dice che vuole continuare a collaborare con me anche nel 2024;
Una canzone finlandese che non so come si chiama, ma ho sentito nel film Foglie al vento;
Il mio rapporto con Lorena, come si è evoluto in questi anni;
Scoprire di sapere a memoria le battute de I laureati di Pieraccioni;
La colazione a Bari nella settimana tra Natale e Capodanno quando non hai fretta di andare in ufficio;
Poter scrivere liberamente tutti questi nomi perché Eleonora non è gelosa e io non lo sono di lei. Quello è possesso, non è amore;
Non sapere cosa farò a Capodanno a due giorni dal capodanno.
Adesso tocca a te. Almeno cinque, dai. Io sono Cristiano Carriero, founder de La Content, autore e speaker, e questa è L’ho fatto a Posta.
Buona fine e buon inizio del 2024!
1) Riabbracciare dopo mesi mio fratello tornato dalla Polonia.
2) Firmare un contratto a tempo indeterminato (non vedere l'ora di iniziare e allo stesso tempo cagarsi sotto).
3) Averlo firmato mentre stavo con uno spritz in mano brindando alla fine del semestre all'università - e al mio compleanno - con persone conosciute poco tempo prima.
4) L'inaspettato tiramisù con la candelina.
5) Lorenzo che mi chiama "la mia persona preferita".
6) I secret Santa come scusa per vedersi.
7) Le frittelle, a Natale, con la famiglia, con Massi, papà, mamma, zia Francesca ma senza nonna.
8) Riprodurre la stessa foto che zia Francesca fece con nonna l'ultima volta che abbiamo fatto le frittelle (al mio compleanno, forse nel 2010).
9) Vedere Coco realizzarsi e regalarle un diario della gratitudine per essere per sempre grata della sua amicizia.
10) Pola che arriva per la torta in famiglia.
11) Gii e Fra che ci raccontano le avventure in treno mentre vanno e tornano.
12) La contentezza di Matteo nello scartare il libro di coding che gli ho regalato.
13) Mangiare le cartellate con il vincotto.
14) I tramonti invernali al mare.
15) Emozionarmi nel risentire in concerto la mia Maestra di violino e viola e voler tornare a suonare.
16) Sentirmi a casa tra le risate degli amici.
17) Aver fatto cinquina a tombola.
18) Riunire tutta la famiglia per Capodanno da Trieste in giù - ma anche un po' (molto) più sù -.
19) Leggere L'ho fatto a Posta per prendermi un minuto per me.
20) Conoscere Cristiano Carriero (anche se questo non è dell'ultimo mese).
Ciao Cristiano, grazie per i bei pretesti che ci offri per guardarci dentro e condividerci.
- Prendere un diario per iniziare il 2024 con spunti e gratitudine
- Aver firmato il contratto per la casa con la mia compagna
- Aver messo alle spalle un piccolo ma importante problema di salute
- Aver scoperto che ogni nonna è sempre uguale, anche se invece del limoncello ti fa la Medica e ti riempie di dolci croati super imburrati.
- Essere riuscito a dire a miei genitori Buon Natale mamma e papà, nonostante tutto
- Piangere quando fa bene e ti offre una nuova forza
- Aver riabbracciato un vecchio amico
- Aver potuto rivedere la vita negli occhi di mia nonna, che non molla mai anche se è una macchietta