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La cosa di cui mi vergogno molto è aver abbandonato i miei amici dell’Università nel momento in cui ci divertivamo tantissimo. Questo perché avevo cominciato una storia d’amore che mi prese così tanto da farmi annullare il resto. Sbagliato.

Non capivo che il bello dell’amore è riuscire a fare le cose che facevi prima ma condividendole con il partner, invece che cambiare e diventare un altro.

Quindi mi vergogno sia nei confronti dei miei amici che mi dettero del desaparecido, sia nei confronti di me stesso che ho perso tante occasioni di sorridere. E sorridere spensierati non ha valore. L’ho capito oggi.

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Mi ci ritrovo molto e credo che anche se su binari paralleli, siamo in viaggio verso la stessa stazione. Amavo anche io Bersani, poi sono diventato più romantico, chissà perché..Un abbraccio grande

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Tutto molto bello come sempre.

Esprimo due pareri (mai un giudizio): speravo non ti saresti mai piegato all'uso della schwa che per quanto mi riguarda è la grande sconfitta tanto della grammatica italiana quanto della parità di genere (peggio mi sento con l'asterisco).

Secondo: il post di Nicolò (che anche io seguo con grande piacere) è un terribile miscuglio di luoghi comuni con esempi insostenibili (a partire da Chiara Ferragni in copertina). Personalmente spero che mai più si possano elogiare almeno 3 dei 5 esempi riportati nel post di Nicolò.

Come ho scritto leggendo quel post, non sono in grado di esprimere un giudizio sui primi due, ma in quanto ad attenzione alle Persone, alla sostenibilità, al sociale non c'è niente di più lontano da Orcel, Unilever, Cucinelli.

Da te mi aspetto una newsletter che in un momento culturalmente e comunicativamente cosi buio come quello che stiamo vivendo, ci aiuti a intraprendere strade diverse da quelle di chi cerca il consenso a tutti i costi e non si sbilancia mai.

Di quelli, c'è già un WebMarketingFestival strapieno.

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Grazie come sempre, Osvaldo. Sai che i tuoi feedback sono molto preziosi, storicamente hanno avuto un grande peso sulla mia crescita. Fatta questa doverosa e sincera premessa, veniamo ai punti in questione. Per quanto riguarda la schwa ti confesso che sono attualmente in una posizione di difficoltà. Come tutte le cose che cambiano - e io considero la lingua una cosa in divenire e non una e immutabile - si fa fatica ad usarla per bene. Quello che posso dirti è che mi sento altrettanto in difetto quando uso solo il maschile (TUTTI) o quando divento ridondante (TUTTI e TUTTE). So che ci sono delle regole grammaticali e che al momento prediligono il maschile. Però ecco, te lo dico serenamente: non mi sento a mio agio. Quindi sto provando - sicuramente in forma grezza - ad usare questa forma. Non è escluso che torni sui miei passi.

Il posto di Nicolò: lui stesso ieri sera si è scusato per aver usato degli esempi solo maschili (tranne proprio Chiara Ferragni sulla quale non mi trovi d'accordo: per me è una grandissima imprenditrice). Sull'attenzione alle Persone e agli altri temi, ti dico anche qui la sincera verità - mi sono limitato ad apprezzarne le tematiche, senza entrare nel merito delle facce. Non ho grandi elementi per giudicare il lavoro di Orcel, Unilever, Cucinelli.

Chiudo ringraziandoti davvero per le aspettative che hai in me e che so, sono sincere. Non so se sono all'altezza di quello che mi chiedi, so che voglio sicuramente intrattenere, andare alla ricerca di linguaggi nuovi e prendere una mia posizione, ma non è una newsletter di inchiesta né di critica. È comunque - il tuo - un commento che mi salvo e che mi aiuterà a valutare delle cose per il proesequio di questa avventura! Grazie

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