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La cosa di cui mi vergogno molto è aver abbandonato i miei amici dell’Università nel momento in cui ci divertivamo tantissimo. Questo perché avevo cominciato una storia d’amore che mi prese così tanto da farmi annullare il resto. Sbagliato.

Non capivo che il bello dell’amore è riuscire a fare le cose che facevi prima ma condividendole con il partner, invece che cambiare e diventare un altro.

Quindi mi vergogno sia nei confronti dei miei amici che mi dettero del desaparecido, sia nei confronti di me stesso che ho perso tante occasioni di sorridere. E sorridere spensierati non ha valore. L’ho capito oggi.

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Mi ci ritrovo molto e credo che anche se su binari paralleli, siamo in viaggio verso la stessa stazione. Amavo anche io Bersani, poi sono diventato più romantico, chissà perché..Un abbraccio grande

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Tutto molto bello come sempre.

Esprimo due pareri (mai un giudizio): speravo non ti saresti mai piegato all'uso della schwa che per quanto mi riguarda è la grande sconfitta tanto della grammatica italiana quanto della parità di genere (peggio mi sento con l'asterisco).

Secondo: il post di Nicolò (che anche io seguo con grande piacere) è un terribile miscuglio di luoghi comuni con esempi insostenibili (a partire da Chiara Ferragni in copertina). Personalmente spero che mai più si possano elogiare almeno 3 dei 5 esempi riportati nel post di Nicolò.

Come ho scritto leggendo quel post, non sono in grado di esprimere un giudizio sui primi due, ma in quanto ad attenzione alle Persone, alla sostenibilità, al sociale non c'è niente di più lontano da Orcel, Unilever, Cucinelli.

Da te mi aspetto una newsletter che in un momento culturalmente e comunicativamente cosi buio come quello che stiamo vivendo, ci aiuti a intraprendere strade diverse da quelle di chi cerca il consenso a tutti i costi e non si sbilancia mai.

Di quelli, c'è già un WebMarketingFestival strapieno.

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